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Il futuro è oggi

Il territorio di Cremona per lo sviluppo sostenibile

Quale ruolo per il territorio nella transizione green e nell’indipendenza energetica? Cremona 20/30 e l’avanzamento dei progetti avviati ad inizio 2021

 

 

Presentato a Cremona, nella cornice del CRIT, lo studio Ambrosetti realizzato in collaborazione con A2A sull’autonomia energetica e sul fondamentale contributo dei territori per raggiungerla.

Lo studio identifica e qualifica le principali leve a disposizione dell’Italia per accrescere la sua autonomia energetica, seguendo un approccio sostenibile che faccia leva su 4 fonti energetiche presenti sul territorio nazionale: acqua, vento, sole e rifiuti. Tema più che mai attuale e impellente, che si innesta perfettamente nel contesto delle progettualità individuate da Cremona 20/30 alla fine del 2020 e di cui oggi è stato presentato un corposo avanzamento dei lavori a cura dei promotori: Comune di Cremona, AEM, A2A (che ha raccolto il testimone di LGH) e Padania Acque. Ad aprire la mattinata di lavori la presentazione dello studio da parte di Lorenzo Tavazzi, Partner e responsabile area scenari e intelligence di European House Ambrosetti, seguita da una discussione sul ruolo del territorio nella transizione sostenibile, nella direzione dell’autonomia energetica, con Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona, Alessandro Lanfranchi, Amministratore delegato Padania Acque, Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A e Massimo Siboni, Presidente di AEM Cremona.

Cremona 20-30 ha avviato un ecosistema unico nel suo genere in Italia, in cui innovazione ed efficienza si incontrano per offrire alla comunità servizi e tecnologie all’avanguardia in materia di ambiente ed energia. Azioni e investimenti che nel giro di 10 anni porteranno Cremona e l’hinterland a primeggiare in Italia e a competere con le migliori smart communities e smart area in Europa, posizionando il territorio in pieno allineamento rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Tutti i passaggi chiave previsti dal Memorandum of Understanding, siglato al termine della fase di progettazione, sono stati attuati e avanzano tutti i progetti previsti dal piano.

Tra i progetti in fase di realizzazione, con i relativi percorsi amministrativi necessari, presentati dall’Amministratore delegato di Linea Green Claudio Sanna e dal Direttore generale di Padania Acque Stefano Ottolini, le iniziative legate al comparto delle bioenergie di A2A e gli impianti lavaggio sabbie ed essicamento fanghi di Padania Acque (che ha inoltre aggiunto al panel dei propri interventi di Cremona 20/30 anche la realizzazione di un nuovo e più ampio laboratorio analisi a disposizione del SII). Relativamente al comparto delle bioenergie, un impianto A2A per la produzione di biometano utilizzerà scarti e sottoprodotti agricoli, zootecnici e agroalimentari e permetterà di generare 4,2 milioni di m3 di biometano e prodotti utili all’agricoltura, garantendo oltre 9mila tonnellate/anno di CO2 in meno. Associato all’impianto di bioenergie, un impianto per la produzione di fertilizzanti organici e un nuovo impianto di alghe per la produzione di biostimolanti garantirà un investimento importante verso l’indipendenza anche nel settore dei fertilizzanti. Particolare attenzione è stata riservata ai progetti dedicati al recupero di calore da acque reflue, che consiste nella realizzazione di un impianto per il recupero del calore rinnovabile presente nei reflui civili scaricati dal depuratore della città di Cremona tramite l’utilizzo di una pompa di calore abbinata ad un sistema di cogenerazione. Inoltre, è stato presentato anche il potenziamento del sistema di Teleriscaldamento.

Con una riduzione complessiva di circa l’80% della CO2, il recupero di energia, la riduzione della produzione di rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata, e la produzione di energia green e pulita, il progetto Cremona 20- 30 non solo rappresenta al meglio il circolo virtuoso dell’economia circolare, ma assume oggi importanza ancora maggiore per il raggiungimento dell’indipendenza energetica del territorio. In quest’ottica di integrazione, i progetti di Cremona 20-30 permetteranno così non solo di valorizzare il territorio rispettandone gli elementi caratteristici, in dialogo con la radicata presenza agricola e di trasformazione agroalimentare, ma anche di rappresentare un significativo elemento di innovazione ambientale, energetica, di inserimento paesaggistico.