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L’acqua del rubinetto si può bere. Nessun rischio legionella legato all’uso alimentare dell’acqua di rete della provincia di Cremona

 

Cremona, 23 novembre 2019

 A seguito dell’articolo pubblicato dal quotidiano La Provincia in data 23 novembre dal titolo “Quartiere Po, incubo legionella”, Padania Acque intende innanzitutto rassicurare i cittadini della provincia di Cremona, non solo quelli del capoluogo o residenti nel quartiere Po, circa la sicurezza dell’acqua di rete distribuita nelle case attraverso l’acquedotto, escludendo pericoli per la salute umana.

In secondo luogo, il gestore non è responsabile degli impianti idrosanitari e delle tubazioni interne. Gli utenti dovrebbero verificare le proprie reti e far analizzare l’acqua, in particolare quando l’erogazione è ferma da tempo. 

Dalle recenti e costanti analisi sia sulla rete di distribuzione idrica sia sui punti di prelievo (quindi in fase di consegna agli utenti fino al contatore dell’acqua), effettuate dal laboratorio analisi chimiche e microbiologiche di Padania Acque - accreditato da ACCREDIA fin dal 1999 – e sottoposte alle verifiche e ai monitoraggi di ATS Val Padana, l’acqua è sempre risultata conforme a tutti i parametri di potabilità previsti dalla normativa di riferimento, il D.Lgs. 31/2001.

L’acqua del rubinetto si può bere e utilizzare per uso alimentare e non vi è alcun legame tra l’infezione polmonare causata dal batterio della legionella, che prolifica nei bacini idrici naturali e artificiali con temperature comprese tra i 25 e i 45 °C, e il consumo dell’acqua di rete, poiché la malattia non si contrae bevendo l’acqua del rubinetto, né si trasmette da persona a persona, bensì il contagio avviene per inalazione o aspirazione di vapore acqueo oppure di particelle essiccate.

I Gestori del Servizio Idrico- dichiarano i vertici di Padania Acque - sono molto attenti alla qualità dell’acqua che distribuiscono, in particolare quando le utenze servite sono unità domestiche o collettive (scuole, ospedali, ecc.). Per il caso specifico del batterio della legionella ci comportiamo secondo le prassi usuali quindi, anche se la normativa non lo prevede, eseguiamo analisi periodiche e diffuse degli acquedotti, effettuiamo pulizie e disinfezioni della rete. È il caso di evidenziare che gli acquedotti gestiti correttamente non presentano rischi di proliferazione del batterio della legionella anche grazie alle basse temperature di esercizio e alla presenza di sistemi di disinfezione mediante raggi UV e clorazione.