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 “Padania Acque for Africa”: tre pozzi e una scuola in Madagascar 

 Il 16 agosto è stato un giorno speciale per le popolazioni dei villaggi di Mandabe e Antsokay, nei distretti di Sakaraha, nella zona più arida e povera del sud Madagascar. Una giornata di festa per i bambini e tutte le famiglie che finalmente, grazie al dono dei cittadini di Cremona per mezzo del progetto “Padania Acque for Africa” con la partnership di AsSOS Africa, possono disporre di acqua potabile, un’acqua pulita sia per uso alimentare sia destinata all’attività agricola.

In pochi mesi sono state reperite le risorse necessarie per realizzare tre pozzi (due per uso irriguo e uno di acqua potabile completati all’inizio del 2019) e una scuola che consente finalmente di svolgere le lezioni agevolmente e al riparo, non più all’aperto, seduti per terra all’ombra di qualche pianta.

«Il progetto di cooperazione internazionale “Padania Acque for Africa” - ha dichiarato il Presidente di Padania Acque Claudio Bodini, nasce alcuni anni fa per volontà del Consiglio di Amministrazione di Padania Acque, dopo frequenti sollecitazioni da parte di cittadini della provincia di Cremona che auspicavano, da parte della nostra azienda, interventi di aiuto alle popolazioni dei Paesi del terzo mondo in difficoltà idrica.

Un singolo cittadino, o piccoli gruppi di persone, difficilmente riescono a portare avanti azioni concrete per garantire la disponibilità di acqua potabile in Africa; sono troppe infatti le difficoltà operative e normative da superare, ma attraverso le competenze della nostra società, gestore del Servizio Idrico Integrato, è possibile realizzare questo sogno».

Il presidente Bodini racconta la genesi di “Padania Acque for Africa”: «Si tratta di un progetto che è stato avviato nel 2017 grazie alla collaborazione con il Rotary Cremona, guidato dall’allora Presidente Marco Soldi e proseguito anche dal suo successore Monica Franzini, concretizzata con la missione keniota “Water for Tabaka” che, con il supporto delle Suore della Beata Vergine, ha portato alla realizzazione di una rete idrica e di un pozzo di cui possono usufruire 500 studenti tra i 5 e i 18 anni.

L’anno scorso, Moreno Rota, Presidente del CRAL Padania Acque, ci ha segnalato la drammatica situazione della zona meridionale del Madagascar, dove da alcuni anni vive la figlia Silvia, trasferitasi in qualità di cooperatrice internazionale dopo la laurea in Scienze agrarie tropicali e subtropicali presso l’Università di Firenze. Ci siamo attivati immediatamente per dare un contributo significativo che potesse cambiare la vita di molte persone che, oggi, senza la presenza di questi pozzi avrebbero già esaurito le riserve idriche necessarie. Siamo intervenuti in una regione desertica e fortemente siccitosa dove la presenza di acqua è davvero un miracolo, tant’è che è stato molto difficile individuare e tracciare la linea di acqua nel terreno. Non esiste il concetto di acqua pubblica, l’acqua di rete, un bene comune, indispensabile per la vita e per noi scontato, ma che non lo è in Madagascar e in molte parti del mondo. Il progetto ha previsto anche la costruzione di una scuola in muratura, dotata di due aule, di servizi sanitari, banchi e sedie dove finora erano presenti capanne di paglia e fango. Ciò consentirà di supportare l’attività scolastica e grazie alla presenza di questo spazio fisico ed educativo, il villaggio si è già attivato per cercare un secondo maestro. Siamo molto contenti di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di queste persone da un punto di vista igienico sanitario, ma anche culturale. A nome di Padania Acque desidero ringraziare di cuore AsSOS Africa, Maria Carmen Russo, Silvia Rota e a tutti i volontari che hanno reso possibile tutto ciò».