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Padania Acque S.p.A. presenta il piano di investimenti da 79 milioni di euro per il periodo 2020-2023.

 

Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa dedicata alla presentazione del piano di investimenti di Padania Acque per il periodo 2020-2023, una parte del maxi investimento di oltre 500 milioni di euro per il periodo 2020-2043approvato all’unanimità dalla Conferenza dei Comuni della Provincia di Cremona e assunto poi da Padania Acque nell’Assemblea dei Soci di mercoledì 16 dicembre. Alla conferenza stampa erano presenti per Padania Acque il Presidente Claudio Bodini, l’Amministratore Delegato Alessandro Lanfranchi e il Direttore Generale Stefano Ottolini insieme al Direttore Tecnico Giovanni Sala, e per l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona erano presenti, in collegamento in remoto, il Presidente dell’ATO e sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini e il Direttore Damiano Scaravaggi.

 

«In quest’anno così difficile Padania Acque è sempre stata presente sul territorio grazie alle persone che hanno garantito la loro presenza 365 giorni all’anno 24 ore al giorno. – ha affermato il Presidente Claudio Bodini. - Il prossimo anno, purtroppo, dovremo fronteggiare l’imminente crisi economico-sociale che prevedibilmente, colpirà il nostro paese ipotizzando delle forme di supporto per le fasce di cittadini più fragili, nonché compatibilmente alle norme del settore, al mondo imprenditoriale.

La nostra politica aziendale dovrà tenere sempre in particolare attenzione gli obiettivi della direttiva europea “Right2Water”, tra i quali il miglior accesso all’acqua potabile per ogni cittadino, anche attraverso l’installazione di case dell’acqua e acquapoint, trasparenza e condivisione delle analisi dell’acqua potabile, il miglioramento della sua qualità, la difesa dell’ambiente, la diffusione di una corretta informazione al cittadino sul valore ed il rispetto dell’acqua»

 

Per il periodo 2020-2023 sarà di ben 79 milioni di euro la cifra disponibile per realizzare gli investimenti che riguarderanno tutte le aree del sistema idrico integrato e tutto il territorio provinciale.

 

«Questo risultato è il frutto del grande lavoro di sistema che è stato svolto durante tutto il 2020 dal nostro ufficio tecnico insieme a quello dell’Ufficio d’Ambito e da tutte le strutture pubbliche del servizio idrico. – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Alessandro Lanfranchi. – Un lavoro in sinergia che crea valore per il territorio sia per la qualità del servizio che per le somme economiche interessate e ridistribuite sull’intera area provinciale.»

 

«Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto come Presidente del CdA Ufficio d’Ambito. – ha affermato il sindaco Stefano Belli Franzini. – L’entità degli investimenti approvati è importante anche per come vengono suddivisi sui territori. Dei 79 milioni di investimento previsti nel triennio 2021-2021, il 28% verrà utilizzato per la depurazione, il 32% nell’acquedotto, il 33% nella fognatura e il 7% in investimenti generali. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, 20,3 milioni di euro saranno impiegati per interventi complessivi sulla provincia, 15,8 milioni saranno destinati alla zona cremonese, 28,6 milioni a quella cremasca, 9,6 milioni al territorio casalasco e 10,7 milioni a quello soresinese.»

 

«È interessante evidenziare anche un’analisi sulla base degli obiettivi tecnici individuati dall’ARERA. – ha spiegato il Direttore Generale Stefano Ottolini. – Da questo punto di vista, 4,6 milioni di euro verranno destinati agli interventi per la riduzione delle perdite idriche (M1), rispettivamente 9,6 milioni e 10,9 milioni verranno adibiti all’obiettivo del mantenimento del servizio (M2) e alla qualità dell’acqua erogata (M3).

Per l’adeguamento del sistema fognario in termini di impatto ambientale (M4) verranno destinati 6,5 milioni di euro mentre per la qualità dell’acqua depurata (M6) saranno dedicati ben 23 milioni di euro. A questi si aggiungono gli 11,8 milioni di euro per gli scarichi indepurati e 12,8 per altri obiettivi non individuati da ARERA ma dovuti a esigenze del territorio rilevate insieme ad ATO e le amministrazioni comunali, arrivando così a coprire l’intero ciclo industriale di Padania Acque.»

 

«Questi indicatori della qualità sono stati introdotti nel 2017 da ARERA e sono vincolanti nella redazione dei piani di investimenti. – ha aggiunto il Direttore Tecnico Giovanni Sala. – Nello specifico, questo piano è particolarmente sfidante, ci vedrà infatti impegnati con ben 141 interventi in un arco di tempo relativamente breve».

 

«Ci tengo a sottolineare il grande lavoro d’insieme che è stato realizzato tra Padania Acque e il nostro ufficio tecnico. – ha dichiarato il Direttore dell’ATO Damiano Scaravaggi. - Un lavoro in sinergia che ci ha permesso di realizzare un piano d’ambito basato su due elementi, la scientificità e la territorialità, e ad ottenere dalla Regione Lombardia un contributo a fondo perduto di 4,7 milioni di euro per l’intera Provincia di Cremona».

 

Durante la conferenza stampa è stato affrontato anche il tema dell’aumento della tariffa del servizio idrico integrato, una conseguenza necessaria della realizzazione di investimenti. La tariffa, infatti, comprende i costi di una gestione efficiente e degli investimenti che la rendono tale. In Provincia di Cremona la tariffa dell’idrico è una delle più basse della regione e non solo: nello scorso periodo regolatorio la tariffa di Padania Acque è stata mediamente di 1,5€ al metro cubo, un valore inferiore rispetto a territori simili e confinanti, come la provincia di Piacenza e Parma (rispettivamente 2,20€/m3 e 2,70€/m3). Con l’entità di investimenti pianificati per il prossimo periodo, le tariffe sarebbero dovute aumentare di quasi l’8% ma Padania Acque metterà in atto un incremento medio solo del 4,5%, che si quantifica su una bolletta media di 150m3 (famiglia di 3 persone) con una cifra di circa 3,5 euro.