Questa sezione contiene le risposte alle domande più frequenti dei nostri clienti.

Se non trovi quello che cerchi, puoi contattarci  oppure consultare la guida che ARERA mette a disposizione dei clienti del Servizio Idrico Integrato. 

 

DOMANDE GENERALI SU PADANIA ACQUE E IL SETTORE IDRICO

Padania Acque S.p.A. è il gestore unico del Servizio Idrico Integrato per l’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Cremona, con affidamento in house, che garantisce il servizio in 113 comuni a 180.350 utenze e 352.189 abitanti, immettendo in rete 34,4 milioni di m3 di acqua e trattando 47 milioni di m3 di acque reflue.

In quanto gestore del Servizio Idrico Integrato, la Società si occupa delle attività di captazione, sollevamento, adduzione e distribuzione dell’acqua per usi civili e industriali oltre che della raccolta, del collettamento, del trattamento, della depurazione, dello scarico e del riuso delle acque reflue urbane e industriali. Contestualmente, Padania Acque si occupa di gestione tecnica, manutenzione, conduzione e gestione delle infrastrutture, delle reti e degli impianti di sua competenza e svolge le attività di analisi sulle acque primarie, potabili e reflue, nonché sui rifiuti, oltre a occuparsi del monitoraggio ambientale, in relazione a processi gestiti in proprio o da terzi. I soggetti principali che si trovano a valle della “filiera dell’acqua” sono gli utenti che utilizzano l’acqua per diversi scopi quali: uso civile domestico, uso civile non domestico (ospedali, scuole, edifici pubblici, centri sportivi, stazioni, mercati e fiere, ecc.) e per altri usi afferenti ad ambiti industriali, artigianali, commerciali e del settore terziario.

L’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona è l’ente provinciale che si occupa di Servizio Idrico Integrato con compiti di pianificazione, regolazione e controllo a livello locale, completando così la regolazione a livello nazionale svolta dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Ciò significa che l’Ufficio d’Ambito:

  • pianifica, ossia prevede quando, come e con quali risorse far realizzare dal gestore del servizio idrico gli interventi relativi ad acquedotto, fognatura e depurazione necessari a garantire un servizio efficace ed efficiente ai cittadini nel rispetto delle normative vigenti in materia;
  • regola, ovvero tutela, nell'interesse pubblico sociale, economico e ambientale sia gli interessi del sistema imprenditoriale (il gestore del servizio idrico) sia quelli dei consumatori (il cittadino/utente), assicurando al sistema l'osservanza di regole di correttezza riconoscibili e accettate, in modo da garantire un equilibrio di rapporti e di diritti tra il gestore del servizio idrico e i cittadini/utenti (per esempio, stabilisce la tariffa del servizio idrico che verrà poi applicata dal gestore);
  • controlla, vale a dire monitora l’operato del gestore del servizio idrico (per esempio, la realizzazione degli interventi pianificati nei tempi e nei modi e con le risorse stabilite, la verifica della corretta applicazione della tariffa, ecc.).

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente è un organismo indipendente istituito con la legge 14 novembre 1995, n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l’attività di regolazione e di controllo.

L’Autorità svolge, inoltre, una funzione consultiva nei confronti di Parlamento e Governo ai quali può formulare segnalazioni e proposte e presenta annualmente una Relazione sullo stato dei servizi e sull’attività svolta. Con il decreto n. 201/11, convertito nella legge n. 214/11, all’Autorità sono state attribuite competenze anche in materia di servizi idrici. Infatti, l’articolo 21, comma 19, prevede che “con riguardo all’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, sono trasferite all’Autorità per l’energia elettrica e il gas le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici, che vengono esercitate con i medesimi poteri attribuiti all’Autorità stessa dalla legge 14 novembre 1995, n. 481”
In particolare, l’Autorità deve “garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza” nei settori dell’energia elettrica e del gas, nonché assicurare “la fruibilità e la diffusione [dei servizi] in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori, [...]“. Il sistema tariffario deve inoltre “armonizzare gli obiettivi economico-finanziari dei soggetti esercenti il servizio con gli obiettivi generali di carattere sociale, di tutela ambientale e di uso efficiente delle risorse”.

Per maggiori informazioni visita il sito di ARERA

Le tariffe applicate in bolletta sono definite dall’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona sulla base delle regole stabilite a livello nazionale dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). La tariffa elaborata dall’Ufficio d’Ambito e approvata dal Consiglio Provinciale, previo parere della Conferenza dei Comuni, viene infine approvata in via definitiva dall’ARERA e applicata dal gestore agli utenti.

La tariffa è unica per tutto il territorio provinciale e, oltre che coprire i costi del servizio, include anche una componente per l’esecuzione di nuovi investimenti sulle reti e sugli impianti. 

Per maggiori informazioni, visita la pagina delle Tariffe.

Le pratiche possono essere effettuate:

presentando gli appositi moduli e la necessaria documentazione per dare corso alla pratica come indicato alla sezione  "Servizio Clienti – Pratiche contrattuali" e “Servizio Clienti – Modulistica scaricabile”  del presente sito web.

Oltre all’invio tramite posta cartacea, Padania Acque ha previsto anche la possibilità di ricevere la bolletta in formato PDF tramite e-mail. Per iscriverti al servizio gratuito “BOLLETTA DIGITALE” clicca qui  o invia una e-mail a bollettadigitale@padania-acque.it oppure accedi allo Sportello Online di Padania Acque sul sito sol.padania-acque.it o, ancora consulta l’applicazione gratuita Acqua Tap di Padania Acque. 

In base alle disposizioni previste nella Carta dei Servizi, non è possibile procedere al pagamento delle bollette presso gli sportelli della Società. La bolletta può essere pertanto pagata:

  • con ordine di addebito diretto in c/c Bancario o Postale compilando il modulo Sepa per l’autorizzazione all’addebito;
  • con l’avviso PagoPA;
  • utilizzando lo Sportello Online;
  • tramite l’applicazione Acqua Tap, il sito o le app di Poste Italiane/PagoPA, della tua Banca o degli altri canali di pagamento;
  • con carte di credito o con bonifico utilizzando il circuito CBILL presente negli home banking, selezionando “Padania Acque” nell’elenco delle Aziende e riportando il Numero Avviso (18 caratteri) e l’importo;
  • presso tutti gli uffici postali/banche/ricevitorie/tabaccherie/sportelli bancomat/supermercati a mezzo contanti, carte di credito o conto corrente.

Nel caso di indisponibilità dell’avviso di pagamento PagoPA, è possibile effettuare un bonifico bancario ordinario alle coordinate:
INTESA SAN PAOLO
IBAN IT 40 J 03069 11400 100000060531 (specificare nella causale il numero fattura e il codice cliente)

PAGOPA (www.agid.gov.it) consente a cittadini e imprese di pagare in modalità elettronica i servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni in piena sicurezza e garantendo trasparenza nei costi di commissione. La piattaforma digitale PAGOPA è conforme alle vigenti norme di AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). Per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione “Bolletta, pagamenti e agevolazioni – metodi di pagamento” del presente sito web.

Qualora sia indicato in prima pagina che la bolletta è rateizzabile (ai sensi della delibera ARERA n. 655/2015/R/IDR, come modificata dalla delibera n. 311/2019/R/IDR e s.m.i.), l’utenza potrà procedere alla richiesta di rateizzazione:

  • presso gli sportelli aziendali;
  • mediante una comunicazione a mezzo e-mail all’indirizzo recuperocrediti@padania-acque.it;
  • via fax al numero 0372 479239;
  • al numero verde 800 710 711;
  • in caso siano già allegati i bollettini atti alla dilazione, mediante il pagamento degli stessi alle scadenze ivi indicate.

Le utenze che hanno attivato l’addebito diretto in conto corrente (SEPA) e che sono intenzionate a usufruire della rateizzazione dovranno provvedere a contattare l’istituto bancario presso cui è attiva la domiciliazione al fine di richiedere di sospendere l’addebito della singola bolletta (senza revocare il servizio SEPA). La richiesta di rateizzazione dovrà essere inoltrata a Padania Acque S.p.A. entro e non oltre il decimo giorno solare (di calendario) successivo alla scadenza della bolletta (per le utenze con SEPA, la richiesta alla propria banca dovrà essere trasmessa in conformità delle condizioni contrattuali applicate dall’istituto stesso). Come prescritto dalla vigente normativa, il piano di rateizzazione avente durata di 12 mesi, prevede che il pagamento della somma a debito avvenga mediante rate non cumulabili e con una periodicità corrispondente a quella di fatturazione (quindi, sono previste n. 3 rate per le utenze con fatturazione quadrimestrale e n. 6 per le utenze con fatturazione bimestrale). È facoltà di Padania Acque valutare l’accoglimento di piani di rientro, eventualmente proposti dall’utenza, aventi condizioni di dilazione diverse dalle predette. Per ulteriori chiarimenti è possibile contattare il call center (800 710 711) o il servizio recupero crediti (recuperocrediti@padania-acque.it).

Il bonus sociale acqua garantisce, agli utenti domestici residenti che risultino in condizioni di disagio economico sociale e beneficiari del Reddito di cittadinanza (Rdc) o della Pensione di cittadinanza (Pdc), la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell'utente. Lo stato di disagio economico è attestato dall’INPS sulla base della Dichiarazione Sostitutiva Unica presentata dall’utente diretto e indiretto ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, secondo quanto previsto dalla normativa in materia. Le informazioni afferenti ai requisiti di ammissione al bonus idrico, l’ammontare e le modalità di erogazione dello stesso da parte del Gestore sono reperibili a mezzo del sito internet di Padania Acque alla sezione “Bolletta, pagamento e agevolazioni – Bonus sociale idrico”, per il tramite del sito internet dell’ARERA (www.arera.it), nonché nella Carta dei Servizi del Gestore, nelle apposti sezioni dedicate al bonus idrico.

Laddove si verifichino perdite idriche a valle del misuratore, sugli impianti di responsabilità dell’utente, e le stesse non siano affioranti e non rintracciabili con le operazioni di normale diligenza richiesta allo stesso per il controllo dei beni di sua proprietà, l’utente ha la facoltà di richiedere l’applicazione della tariffazione agevolativa e le tutele di cui alla Carta dei Servizi, nonché all’informativa reperibile sul portale aziendale

DOMANDE SULLA QUALITÀ DELL'ACQUA POTABILE

Padania Acque preleva l’acqua unicamente da fonti sotterranee. I 245 pozzi di prelievo presenti nel territorio della provincia di Cremona intercettano l’acqua che scorre nel sottosuolo e permettono la sua risalita verso la superficie mediante un impianto di pompaggio. Le acque sotterranee vengono alimentate principalmente dalla percolazione e infiltrazione delle precipitazioni ma anche dai corsi d'acqua superficiali e dai laghi che cedono acqua alle falde acquifere sottostanti. L’acqua prelevata viene estratta dagli acquiferi, ovvero dall’insieme delle formazioni rocciose che contengono acqua sotterranea. Quest’acqua, che si definisce grezza, viene trattata dagli impianti di potabilizzazione con specifici processi fisici e chimici, per rimuovere tutte le sostanze indesiderate e per renderla potabile e buona da bere.

Le principali differenze tra acqua potabile e acqua minerale riguardano la provenienza, la composizione e il trattamento. L’acqua potabile proviene da fonti naturali (per esempio acquiferi sotterranei, fiumi o laghi) o da reti idriche urbane. L’acqua minerale, invece, proviene da una fonte sotterranea naturale. 

L’acqua potabile non ha una composizione fissa e può contenere eventuali sottoprodotti legati ai processi di trattamento adottati. L’acqua minerale, invece, contiene minerali naturali e oligoelementi in concentrazioni che variano a seconda della fonte. Le acque minerali vengono, infatti, classificate in base alla quantità di minerali disciolti (per esempio acqua “mineralizzata”, “ipo-minerale”, “ricca di minerali”, ecc.). 

Infine, l’acqua potabile normalmente subisce trattamenti per renderla sicura e conforme agli standard di qualità definiti dalla normativa. Quella minerale di solito non viene trattata per essere poi sottoposta a processi di imbottigliamento che non ne alterano la sua composizione originale.

La presenza di calcare è dovuta alla naturale presenza di sali di Calcio e Magnesio che non sono nocivi per la salute umana, anzi il loro apporto giornaliero è indispensabile per una corretta idratazione e per prevenire patologie dell’apparato osseo. Solo in caso di patologie specifiche un’assunzione elevata di questi elementi può essere controindicata. 

Garantire che l’acqua fornita sia sicura dal punto di vista microbiologico e chimico è una delle mission primarie di Padania Acque che si impegna costantemente nel migliorare le caratteristiche organolettiche dell’acqua erogata in provincia di Cremona al fine di promuoverne l’uso alimentare come acqua da bere. Il consumo di acqua di rete consente un risparmio economico ed è anche una buona pratica ecologica in ottica di tutela dell’ambiente perché permette di contribuire a ridurre significativamente l’inquinamento causato dall’acquisto e dalla produzione dell’acqua venduta in bottiglie di plastica. Le caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche dell’acqua di rete sono controllate lungo tutta la filiera idropotabile: dalla captazione dei pozzi, lungo la rete e nei punti intermedi di trattamento, all’uscita dei sistemi di pompaggio e dei serbatoi, alle fontanelle ubicate sul territorio fino all’uso (per esempio, rubinetti delle scuole, case dell’acqua).

Nel corso del 2023 sono stati effettuati 2.800 campioni sull’acqua potabile, ovvero 2.195 campioni in più rispetto a quanto previsto dalla normativa per i controlli esterni, e sono stati analizzati un totale di 72.801 parametri. Questi dati si riferiscono ai soli parametri che presentano un limite applicabile nella normativa vigente.

La qualità dell’acqua viene inoltre valutata e monitorata per fornire ad ARERA il macro-indicatore M3 “Qualità dell’acqua erogata”, che include:

  • Incidenza delle ordinanze di non potabilità;
  • Tasso di campioni non conformi;
  • Tasso di parametri non conformi.

Questi indicatori vengono puntualmente rilevati, gestiti e rielaborati mensilmente, consentendo di avere un termometro costante del livello qualitativo del servizio. 

L’acqua del rubinetto è quindi sicura e controllata, di qualità e buona da bere, ecologica ed economica. Ottime ragioni per consumarla quotidianamente.  

I gestori idrici, e quindi anche Padania Acque, devono essere dotati di idonei laboratori di analisi interni per effettuare tutti i controlli necessari al monitoraggio dei numerosi processi gestiti. In particolar modo, il D.Lgs. 18/2023 prevede che i controlli eseguiti sulle acque destinate al consumo umano siano effettuati da laboratori interni accreditati in conformità alla norma UNI EN CEI ISO/IEC 17025. Il laboratorio di Padania Acque è accreditato dal 1999 ed esegue ogni anno circa 4.000 campioni sulla filiera idropotabile.

Normalmente non è necessario né indicato trattare l’acqua erogata dagli acquedotti con impianti domestici, anzi l’alterazione delle sue caratteristiche chimico-fisiche può talvolta essere controproducente. La filtrazione con i normali filtri cartuccia posti sui miscelatori è sufficiente a eliminare piccole impurità dovute al transito nelle reti idriche di distribuzione.

In casi particolari è possibile posizionare filtri aggiuntivi ed eventualmente cartucce di carbone attivi per migliorarne le caratteristiche organolettiche. 

L’acqua può talvolta contenere piccole impurità dovute al transito nelle reti di distribuzione, che nella provincia di Cremona sono lunghe oltre 2.000 km, oppure in conseguenza di lavori eseguiti sulla rete idrica nelle vicinanze dal punto di erogazione o dei cosiddetti lavaggi delle tubazioni che potrebbero generare residui di cloro ferrico. In questi casi possono alterarsi le caratteristiche organolettiche dell’acqua che resta comunque sicura e potabile. In questi casi è consigliabile togliere il filtrino a cartuccia dal rubinetto e spurgare qualche minuto facendo, appunto, scorrere bene l’acqua. Se la situazione dovesse persistere a lungo si invita a rivolgersi a Padania Acque.

Ultimo aggiornamento

09/02/25