LA CORPORATE GOVERNANCE DI PADANIA ACQUE S.P.A. 

Padania Acque S.p.A. è il gestore unico del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Cremona, totalmente partecipata dai Comuni della provincia di Cremona e dall’Ente Provincia medesimo. Nel corso del 2014, i Comuni e la Provincia di Cremona hanno deliberato di affidarle la gestione del servizio con modalità diretta (in house providing) e l’esecuzione del Piano d’Ambito per il periodo 2014-2043.

ASSEMBLEA DEI SOCI 

L’Assemblea dei Soci è composta da tutti gli azionisti di Padania Acque S.p.A. Attualmente, l’Assemblea conta 111 soci, tra cui 110 Comuni della Provincia di Cremona e l’Ente Provincia di Cremona.

In seduta ordinaria ha il compito, tra gli altri, di approvare il bilancio di esercizio, nominare e revocare l’Organo Amministrativo determinandone il compenso complessivo annuale, nominare (determinandone il compenso) e revocare il Collegio Sindacale.

L’Assemblea ha, altresì, competenza esclusiva in merito:

  1. alle deliberazioni concernenti la responsabilità degli Amministratori e dei Sindaci;
  2. alla nomina del soggetto incaricato della revisione legale dei conti e la determinazione del compenso spettante; 
  3. alla nomina del Comitato Consultivo; 
  4. all’approvazione, dietro proposta dell’Organo Amministrativo, del piano industriale e del piano degli investimenti annuale o pluriennale e delle fonti di finanziamento con le quali attuare il piano e sue modificazioni sostanziali, ferme le competenze di programmazione, regolazione e controllo delle Autorità competenti in materia; 
  5. all’approvazione delle operazioni strategiche della Società; 
  6. alle deliberazioni inerenti e conseguenti a decisioni adottate dall’Ufficio d’Ambito competente sul territorio dove la Società opera, che implichino operazioni societarie straordinarie; 
  7. all’acquisto o la partecipazione in altre imprese, enti o società, ovvero la cessione di aziende o di rami di azienda, la cessione di quote e/o azioni; 
  8. all’approvazione del regolamento di funzionamento del Comitato Consultivo.  

L’Assemblea straordinaria delibera, ai sensi dell’art. 2365 c.c., sulle modificazioni dello Statuto, sull’emissione di obbligazioni, sulla nomina e sui poteri dei liquidatori e su ogni altro oggetto riservato alla sua competenza dalla legge o dallo Statuto.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 

Il Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) ha il compito di definire la strategia aziendale, supervisionare la gestione esecutiva e assicurare che la Società operi nel rispetto delle leggi e degli obiettivi espressi dagli azionisti, ivi comprese le strategie e gli obiettivi di sostenibilità, esaminando i rischi e le opportunità legate al contesto socio-ambientale ed economico.  
Il C.d.A. detiene i poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria della Società. Gli amministratori ricevono un compenso e il rimborso delle spese, come stabilito dall’Assemblea dei Soci. I membri del Consiglio di Amministrazione sono eletti per un mandato di 3 esercizi (3 anni) e il loro mandato termina alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio.  
Il C.d.A. svolge le sue attività conformemente ai principi di correttezza previsti dal Codice civile e dal Codice Etico.  
I compensi del Consiglio di Amministrazione sono stabiliti dall’Assemblea.  

COLLEGIO SINDACALE 

L’attività di controllo è affidata al Collegio Sindacale, composto da 3 Sindaci effettivi e 2 supplenti. Il Collegio è nominato dall’Assemblea dei Soci e resta in carica per 3 esercizi (3 anni) e svolge esclusivamente funzioni di vigilanza.

COMITATO CONSULTIVO 

Secondo quanto stabilito dall’art. 13 dello Statuto e in conformità con le norme vigenti per le società in house, Padania Acque S.p.A. è sottoposta a un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi.   Il Comitato Consultivo è composto da 11 membri, scelti tra gli Amministratori degli enti locali azionisti della Società, per garantire un’adeguata rappresentatività territoriale e demografica, inclusi i Soci con minori azioni. 
Sei membri sono eletti su designazione del rappresentante legale dell’Ente che affida il servizio, mentre i restanti cinque componenti sono eletti dall’Assemblea.  
I membri del Comitato Consultivo rimangono in carica per un massimo di tre esercizi (3 anni) e decadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio. 

ORGANISMO DI VIGILANZA

In ossequio alle prescrizioni del D. Lgs. 231/2001, il Consiglio di Amministrazione di Padania Acque S.p.A. ha istituito l’Organismo di Vigilanza a composizione collegiale, funzionalmente dipendente dal Consiglio di Amministrazione stesso. L’Organismo di Vigilanza – organo interno all’ente - è dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo.  
Il Decreto richiede che l’Organismo di Vigilanza svolga le sue funzioni al di fuori dei processi operativi della Società, riferendo periodicamente al Consiglio di Amministrazione, svincolato da ogni rapporto gerarchico con l’organizzazione. In particolare, la composizione dell’Organismo di Vigilanza è stata definita in modo da garantire i requisiti di: 

  1. autonomia e indipendenza: detti requisiti sono assicurati dal mancato coinvolgimento dell’Organismo di Vigilanza in attività operative e di gestione e dall’adeguata collocazione gerarchica che consente il reporting direttamente al Consiglio di Amministrazione; 
  2. professionalità: requisito questo garantito dal bagaglio di conoscenze professionali, tecniche e operative di cui dispongono i componenti dell’Organismo di Vigilanza; 
  3. continuità d’azione: con riferimento a tale requisito, l’Organismo di Vigilanza è tenuto a vigilare costantemente, attraverso poteri di indagine, sul rispetto del Modello da parte dei destinatari, a curarne l’attuazione e l’aggiornamento, rappresentando un riferimento costante per tutto il personale della Società. 

All’Organismo di Vigilanza sono affidati i seguenti compiti: 

  • vigilare sulla diffusione all’interno della Società della conoscenza, della comprensione e dell’osservanza del Modello 231; 
  • vigilare sull’osservanza del Modello 231 da parte dei destinatari nell’ambito delle aree di attività a rischio di reato; 
  • vigilare sulla validità e adeguatezza del Modello 231, con particolare riferimento all’effettiva capacità dello stesso di prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto; 
  • segnalare alla Società l’opportunità di aggiornare il Modello 231, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento in relazione a mutate condizioni aziendali e/o normative; 
  • attestare l’assolvimento degli obblighi di pubblicazione da parte della Società, funzione espletata in conformità con le indicazioni fornite annualmente da ANAC. 

 

Ultimo aggiornamento

07/02/25